TURISMO COSTA RICA PROROGA AUMENTO IVA

 

Dal 1° luglio 2022 le Aziende turistiche passerebbero dal pagamento dell’ IVA al 4% ad a 8%. Con la riforma ” Turismo Costa Rica proroga aumento IVA dal 2024 ” si darebbe una boccata d’ossigeno ad un settore di primaria importanza.

L’85% delle imprese dedicate al turismo in CR sono PMI (Piccole Medie Imprese). Rinviare di due anni l’incremento scaglionato previsto per il settore turismo, nel pagamento dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA), è la proposta del deputato Social Christian, Daniela Rojas, Capo Frazione, che ha presentato il fascicolo 23.128, “Legge per promuovere la riattivazione economica del settore turistico”.

L’iniziativa, che consiste in una modifica alla IX transitoria della Legge 9635 “Rafforzamento delle finanze pubbliche, 3 dicembre 2018”, punta a dare una pausa alle aziende dedicate a questa attività, una delle più colpite a seguito della pandemia.

“Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), l’impatto su questo settore
ha rappresentato la perdita di 4 trilioni di dollari di PIL mondiale; la Costa Rica non fa eccezione. Prima della pandemia, il turismo generava quasi 4.000 milioni di dollari per il concept di valuta estera e nel 2021 la cifra era di soli 1.533 milioni di dollari, una variazione
– 61,5%” ha spiegato il deputato.

 

“Ricordiamo che, nel nostro Paese, l’85% delle aziende dedicate al turismo sono PMI
e che le donne rappresentano il 54% della forza lavoro eccezionale negli hotel e ristoranti. I cantoni in cui si svolge principalmente questa attività sono le zone con tassi di sviluppo molto bassi, quindi contribuire a rilanciare questo settore porterà molti vantaggi economici e sociali”, ha aggiunto.

In cosa consiste la riforma transitoria?

Turismo in Costa Rica proroga aumento IVA, consiste nel posticipare le date, in modo che i servizi turistici forniti da chi sono debitamente registrati presso il Costa Rica Tourism Institute (ICT) continuare a pagare il quattro per cento (4%) per altri due anni e che, a partire da Luglio 2024, anno in cui si stima una ripresa totale del settore, l’aumento è scaglionato, salendo all’8%, e che entro il 1 luglio 2025 paghino la tariffa generale su 13% stabilito.

Nel caso in cui tale legge non venisse approvata, a partire dal 1° luglio di quest’anno, i servizi i turisti inizierebbero a pagare l’8%, condizione che inciderebbe sulla ripresa
economia di uno dei principali generatori di valuta estera per il Paese.

 

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