Costa Rica attende un piano di riattivazione

 

La Costa Rica attende una piano di riattivazione, in mancanza di questo il Paese avrà una crescita solo per inerzia. Da oggi al 2025 l’economia del Paese avrà una crescita appena vicina al 3%

 

 

 

LE PROIEZIONI 2021/2025

 

Le proiezioni sono inferiori alla media di tutta l’America Centrale, dei Paese Emergenti e del resto del Mondo.

Gli economisti sono purtroppo d’accordo su una cosa, ovvero che alla Costa Rica manca un vero e proprio piano di riattivazione che stabilisca:

  • Obiettivi
  • Scadenze
  • Azioni

La Costa Rica attende una piano di riattivazione con misure concrete per far uscire il Paese dal letargo economico in cui si trova. E questo è dimostrato in modo molto semplice.

Dopo lo shock causato dalla pandemia mondiale per il COVID-19, c’era da aspettarsi (come in tutto il mondo) un effetto di rimbalzo nell’economia. La Costa Rica nel 2021 secondo le statistiche dovrebbe passare dal -4,5% dello scorso anno al +2,6% di quest’anno. Ma, secondo sempre le proiezioni, dal 2021 al 2025 la linea nel grafico non subirà alcun brusco salto: il Paese rimarrà inerziale con una crescita annua di circa il 3%.

 

 

La proiezione è del Fondo Monetario Internazionale (FMI), un ente che per altre regioni prevede una crescita più elevata, come nei mercati emergenti dove prevede una crescita vicina al 5%; anche l’America centrale e la media mondiale, che
risultano inoltre essere superiori alla proiezione locale.

 

L’economia della Costa Rica

 

 

E’ URGENTE UNA RIATTIVAZIONE DELL’ECONOMIA

 

Luis Vargas (Economista del College of Economic Sciences) ha spiegato che è urgente tenerne conto della definizione di riattivazione economica, che necessita di scadenze e di modalità in cui questa crescita venga stimolata nel medio e lungo termine.

Questo risponde a un cambiamento inerziale dell’economia e non a una politica pubblica orientata per esempio alla diminuzione della disoccupazione. Quindi l’economia inerziale…non è sostenibile.

Secondo gli esperti del College of Economic Sciences, gran parte della dinamizzazione dell’ economia passa attraverso la generazione di fiducia negli agenti economici. Stipulare regole chiare e generare un ambiente favorevole al miglioramento degli investimenti e all’incoraggiamento dei consumi.

Le proiezioni di consumo per il settore privato nel Paese per i prossimi anni sono tanto modesti quanto la crescita economica. E per il settore pubblico sono piuttosto negativi.

 

 

Economia di un Paese stabile come la Costa Rica

IN ATTESA DI PROPOSTE

 

Il governo sarà influenzato da aspetti quali aggiustamenti fiscali e tagli al budget che dovranno essere realizzati nei prossimi anni, e che limiteranno le possibilità di spesa e investimenti. Proprio questo giovedì gli economisti hanno pubblicato i loro ultimi sondaggi sulla fiducia.

Hanno sottolineato che c’è stato un leggero aumento, ma è ancora molto fragile. José Álvaro Jenkins, presidente dell’Unione delle Camere (Uccaep), si è lamentato dell’assenza del piano di riattivazione come la misura più urgente per il Paese e che dovrebbe essere accompagnata da riduzioni delle procedure e maggiore sostegno al finanziamento.

L’Uccaep indica come priorità l’approvazione del progetto per la creazione del fondo di garanzia. Jenkins ha sottolineato che nei prossimi giorni presenteranno un piano d’azione per la riattivazione. Il College of Economic Sciences, ad esempio, ha sostenuto di apportare un cambiamento generale al mappa delle regioni nazionali, per creare almeno 15 nuove sotto regioni e generare
filiere produttive più forti al di fuori dell’area metropolitana.

Alla fine dello scorso anno anche la Camera di Commercio ha presentato al tavolo di dialogo che ha discusso l’accordo con l’FMI. Consisteva in un elenco di misure che includevano alcuni aspetti presi in considerazione dal governo, come il congelamento dei posti e l’eliminazione dell’esenzione dalla regola fiscale, ma che molti sono stati anche esclusi, come l’eliminazione delle accuse parafiscali al attività bancaria e rinegoziazione del debito pubblico.

Le basse aspettative di crescita significano che neanche le proiezioni sull’occupazione lo sono essere migliore in un tempo più breve. Le stime dicono che il Paese non recupererà il livello pre-pandemia fino al 2023.

 

 

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